Dopo Auschwitz (Yehuda Amichai)

Dopo Auschwitz non c’è teologia:

dai camini del Vaticano si leva fumo bianco,

segno che i cardinali hanno eletto il papa.

Dalle fornaci di Auschwitz si leva fumo nero,

segno che gli dei non hanno ancora deciso di eleggere

il popolo eletto.

Dopo Auschwitz non c’è teologia:

le cifre sugli avambracci dei prigionieri dello sterminio

sono i numeri telefonici di Dio

da cui non c’è risposta

e ora, a uno a uno, non sono più collegati.

Dopo Auschwitz c’è una nuova teologia:

gli ebrei morti nella Shoah

somigliano adesso al loro Dio

che non ha immagine corporea né corpo.

Essi non hanno immagine corporea né corpo.

Yehuda Amichai