I peperoni sono bastardi (satira)

Gianni, amico di Clara amico di Nando e

pure amico mio, al suo rientro dalle vacanze

mi chiama per dirmi di telefonare al suo

capoufficio per informarlo che aveva perso

la memoria mentre stava preparando la

peperonata per la cena.

Ha risposto la vocina della segretaria del capo:

“Non c’è..cioè è uscito con la signora Esposito!”

“Le dica che non ho telefonato, grazie..”

“Ma lei chi è?..”

“Non lo so..non lo so!”

Mi sono precipitato alla ricerca della mia

fottuta memoria, (allora Gianni sono io, sono

io che mi sono telefonato..porcatroia, non ci

capisco niente) poi ho visto sul tavolo la

peperonata che si beffeggiava di me.

Di brutto, ho cominciato a cercare la memoria

dentro la peperonata: minuziosamente ho

controllato pezzettino per pezzettino ma

non ho trovato niente, quindi, mi son detto: ti

mangio tutta cosi ti frego bastarda!

Mi sono svegliato due giorni dopo, e poco dopo

ho avvertito una strana sensazione intorno a me:

il sole picchiava in testa, quando si avvicina una

lattuga gigante che senza pudore comincia a

corteggiarmi con le sue enormi foglie.

La memoria! La memoria dov è? Mi guardo intorno

e vedo un esercito di peperoni che in coro mi

mandano a quel paese; non mi resta che fuggire da

questo incubo, ma non posso perché la lattuga mi

trattiene con le sue poderose foglie, per giunta

inizia anche a piovere, (non so come sia possibile

visto che c’è il sole) presto detto, è un mastino

napoletano che mi sta urinando addosso.

Allora chi diavolo sono io..Dove mi trovo?

In lontananza, la voce inconfondibile di Al Bano ulula

ai Cugini di Campagna di raccogliere tutti i peperoni

dal campo e caricarli sui furgoni.

Quindi sono un peperone.. Io sono un peperone?

E da quando?

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I peperoni sono bastardi se le mangi di sera.

2010

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